L' ipogeo è noto nella letteratura archeologica anche sotto altre denominazioni: Mandorleto-Grotticelle e Boccaforno. E' situato in località Piano San Giovanni, in via On. Giuseppe Matarrese. Le vicende che hanno accompagnato la scoperta e poi il ritrovamento, in anni recenti, di questo ipogeo ne spiegano le diverse denominazioni. Esso fu scoperto, casualmente, nel 1895 assieme allo Scocchera A posto a 10 m di fronte, in un fondo dei signori Scocchera chiamato Mandorleto-Grotticelle. In tale occasione si penetrò in tutti i sei ambienti di cui si compone l'ipogeo, ad eccezione del dromos di accesso, che rimase interrato, e fu raccolto un ricco corredo funerario, presto confuso e successivamente smembrato e disperso. Nel 1979, in seguito a lavori edili in contrada Piano San Giovanni fu intercettato un grande ipogeo, privo di corredo, in proprietà Boccaforno. Con tale nome fu segnalata, quindi, la scoperta del nuovo ipogeo, prima che un attento riscontro delle planimetrie rivelasse la riscoperta dell'antico ipogeo Scocchera ritenuto ormai distrutto. L'ipogeo comprendeva alcuni vasi a decorazione plastica, statue di oranti, alcune coppe di vetro, degli orecchini e uno scettro in oro. Nella camera in asse con il dromos, preceduta da un ingresso con semicolonne, capitelli e frontone (naiskos), si possono notare tracce di pittura. Nell'ipogeo Scocchera A fu rinvenuta una serie di vasi a figure rosse, una corazza anatomica in bronzo e un elmo celtico, probabile trofeo di guerra, lavorato a sbalzo.