L'ipogeo Monterisi-Rossignoli, risalente al IV sec. a.C, si trova a nord ovest della città, in via Agli Avelli vicino al cimitero. Dagli inizi del Novecento fino ad oggi è di proprietà dei sigg. Rossignoli che l'avevano acquistato dagli eredi del Sig. Sabino Monterisi d'Alesio, il contadino che scoprì l'ipogeo nel 1813. Per accedere all'ipogeo bisogna percorrere un piccolo viale alberato che conduce ad una cantina scavata vicino ad uno stabilimento vinicolo funzionante nell'Ottocento e poi successivamente abbandonato nel Novecento. E' uno degli ipogei più importanti dell'antichità per il suo apparato decorativo. L'ipogeo è stato ricavato da una cava tufacea naturale che probabilmente era destinata ad una necropoli. La tomba è preceduta da un ripido dromos a gradini che porta al vestibolo con al centro due pilastri. La camera sepolcrale ha una copertura a doppio spiovente con una trave centrale e travicelli laterali scavati nel tufo e sui lati lunghi ci sono tre pilastri. Sulle pareti dell'ipogeo sono scolpiti un leone e, di fronte, un cinghiale a grandezza naturale.